Verso un benessere culturale

Il restauro dell’architettura fonda la sua ragione di validità nell’approfondita conoscenza della fabbrica, conoscenza che non può escludere i delicati aspetti impiantistici. La Casa del Fascio di Predappio, non solo rappresenta uno dei luoghi più significativi per la storia degli edifici di regime, ma segna un importante capitolo del graduale processo di integrazione tra architettura e impianti, destinato a tradurre in forma costruita l’idea di “macchina per abitare”. Il saggio, a partire dall’analisi dei diversi sistemi impiantistici ancora leggibili, si interroga sulle loro possibilità di conservazione e sul potenziale ritorno all’uso. Consapevole del ruolo distruttivo della componente impiantistica nell’intervento sull’esistente, la riflessione propone la ricerca di un nuovo benessere che può dirsi non solo fisico ma culturale.