Abstract One of the most important scientific contributions to the application of the Landascape Ecology’s disciplines is represented by the development of indicators to assess environmental quality. In particular, the use of bio-indicators based on flora and vegetation allowed a better classification of threatened species and habitats, together with a development of specific environmental politics. Despite this, many of the analysis and methods used in several conservation actions showed some important application limits, especially inside modified ecosystems such as farmlands and urban areas. This work presents a method to assess environmental quality inside agro-ecosystems; it is based on a system of bioindicators used as an analysis tool able to take advantage of all potential information brought by different bio-coenoses. Starting from the innovations of the phytosociological dynamic approach, the main objective is to take into account the results provided by vegetational analysis, concerning the description of land units and phyto-coenotic mosaics, and to improve their information capacity through an integration with quantitative data. These data can be obtained by the application of specific vegetation bioindicators created to be used inside agro-ecosystems. This kind of interpretation of landscape dynamics, especially inside agro-ecosystems, is coherent with the application of European Agro-environmental politics (CAP, RDP, Habitat Dir.), and with the main objective of biodiversity conservation (Countdown 2010). The importance of a knowledge base for the assessment of politics effectiveness is also necessary to evaluate sustainable systems for environmental management inside both natural (protected areas) and agricultural systems within which there are important reservoirs of biodiversity and residual habitats that need to be preserved. Keywords: Agro-ecosystems, Bioindicators, Maturity, Biodiversity, Environmental quality, Territory management, Vegetated strips. Riassunto Un importante contributo fornito dai numerosi approcci scientifici allo studio dell’ecologia del paesaggio è rappresentato dall’elaborazione di indicatori per la valutazione della qualità ambientale. In particolare l’utilizzo di bio-indicatori basati su flora e vegetazione ha permesso la classificazione, la valutazione e lo sviluppo di politiche di conservazione di specie e di habitat naturali e semi-naturali minacciati. Per contro, però, l’applicazione di tali tematiche in ambito prevalentemente conservazionistico ha fatto sì che le metodologie di analisi e di valutazione utilizzate comportassero limiti di applicabilità soprattutto in ecosistemi fortemente modificati come le aree agricole o quelle urbanizzate. L’esigenza di un sistema per la valutazione della qualità ambientale negli agroecosistemi nasce dalla necessità di predisporre uno strumento di analisi che utilizzi al massimo il potenziale informativo delle biocenosi, sfruttando le prerogative del metodo fitosociologico e del suo approccio dinamico più innovativo. L’obiettivo principale del sistema di bio-indicatori proposto nel presente lavoro è quello di utilizzare le informazioni di tipo qualitativo fornite dall’analisi vegetazionale, inerenti la ricostruzione del mosaico fitocenotico e la descrizione delle unità di paesaggio, e di esaltarne la capacità descrittiva attraverso l’integrazione con analisi quantitative basate sull’uso di indici vegetazionali appositamente concepiti per la loro applicazione all’interno dei sistemi ad elevata artificializzazione. Questo tipo di lettura ed interpretazione del paesaggio, e nello specifico dell’agroecosistema, trova riscontro nell’applicazione delle attuali politiche agricole ed ambientali (PAC, PSR, Direttiva Habitat) all’interno delle quali l’obiettivo primario di conservazione della biodiversità (Countdown 2010) impone una base di valutazione precisa dei risultati di tali scelte, insieme con l’individuazione delle più adeguate tecniche di gestione degli ecosistemi non solo in contesti naturali ed all’interno delle aree protette, ma anche in ambienti antropizzati, dove risiedono importanti serbatoi di biodiversità ed habitat residui da preservare. Parole chiave: Agroecosistemi, Bioindicatori, Maturità, Biodiversità, Qualità ambientale, Gestione del territorio, Fasce vegetate.

Bioindicator system for the evaluation of the environmental quality of agro-ecosystems / Taffetani, Fabio; Rismondo, M.. - In: FITOSOCIOLOGIA. - ISSN 1125-9078. - 46 (2):(2009), pp. 3-22.

Bioindicator system for the evaluation of the environmental quality of agro-ecosystems

TAFFETANI, FABIO;
2009-01-01

Abstract

Abstract One of the most important scientific contributions to the application of the Landascape Ecology’s disciplines is represented by the development of indicators to assess environmental quality. In particular, the use of bio-indicators based on flora and vegetation allowed a better classification of threatened species and habitats, together with a development of specific environmental politics. Despite this, many of the analysis and methods used in several conservation actions showed some important application limits, especially inside modified ecosystems such as farmlands and urban areas. This work presents a method to assess environmental quality inside agro-ecosystems; it is based on a system of bioindicators used as an analysis tool able to take advantage of all potential information brought by different bio-coenoses. Starting from the innovations of the phytosociological dynamic approach, the main objective is to take into account the results provided by vegetational analysis, concerning the description of land units and phyto-coenotic mosaics, and to improve their information capacity through an integration with quantitative data. These data can be obtained by the application of specific vegetation bioindicators created to be used inside agro-ecosystems. This kind of interpretation of landscape dynamics, especially inside agro-ecosystems, is coherent with the application of European Agro-environmental politics (CAP, RDP, Habitat Dir.), and with the main objective of biodiversity conservation (Countdown 2010). The importance of a knowledge base for the assessment of politics effectiveness is also necessary to evaluate sustainable systems for environmental management inside both natural (protected areas) and agricultural systems within which there are important reservoirs of biodiversity and residual habitats that need to be preserved. Keywords: Agro-ecosystems, Bioindicators, Maturity, Biodiversity, Environmental quality, Territory management, Vegetated strips. Riassunto Un importante contributo fornito dai numerosi approcci scientifici allo studio dell’ecologia del paesaggio è rappresentato dall’elaborazione di indicatori per la valutazione della qualità ambientale. In particolare l’utilizzo di bio-indicatori basati su flora e vegetazione ha permesso la classificazione, la valutazione e lo sviluppo di politiche di conservazione di specie e di habitat naturali e semi-naturali minacciati. Per contro, però, l’applicazione di tali tematiche in ambito prevalentemente conservazionistico ha fatto sì che le metodologie di analisi e di valutazione utilizzate comportassero limiti di applicabilità soprattutto in ecosistemi fortemente modificati come le aree agricole o quelle urbanizzate. L’esigenza di un sistema per la valutazione della qualità ambientale negli agroecosistemi nasce dalla necessità di predisporre uno strumento di analisi che utilizzi al massimo il potenziale informativo delle biocenosi, sfruttando le prerogative del metodo fitosociologico e del suo approccio dinamico più innovativo. L’obiettivo principale del sistema di bio-indicatori proposto nel presente lavoro è quello di utilizzare le informazioni di tipo qualitativo fornite dall’analisi vegetazionale, inerenti la ricostruzione del mosaico fitocenotico e la descrizione delle unità di paesaggio, e di esaltarne la capacità descrittiva attraverso l’integrazione con analisi quantitative basate sull’uso di indici vegetazionali appositamente concepiti per la loro applicazione all’interno dei sistemi ad elevata artificializzazione. Questo tipo di lettura ed interpretazione del paesaggio, e nello specifico dell’agroecosistema, trova riscontro nell’applicazione delle attuali politiche agricole ed ambientali (PAC, PSR, Direttiva Habitat) all’interno delle quali l’obiettivo primario di conservazione della biodiversità (Countdown 2010) impone una base di valutazione precisa dei risultati di tali scelte, insieme con l’individuazione delle più adeguate tecniche di gestione degli ecosistemi non solo in contesti naturali ed all’interno delle aree protette, ma anche in ambienti antropizzati, dove risiedono importanti serbatoi di biodiversità ed habitat residui da preservare. Parole chiave: Agroecosistemi, Bioindicatori, Maturità, Biodiversità, Qualità ambientale, Gestione del territorio, Fasce vegetate.
2009
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