L’Uomo Vitruviano di Leonardo, forse il disegno più celebre al mondo, è uno straordinario documento sul canone rinascimentale della bellezza, e su quanto tale canone sia debitore a Vitruvio, che descrive l’uomo perfetto al capo I del Libro III del De Architectura. Poco significherà questa disquisizione sull’armonia per il suo tempo ma straordinaria e decisiva sarà l’influenza che avrà in tutta la nostra civiltà occidentale e nella definizione ed evoluzione dei canoni di bellezza raccontati dall’arte e dall’architettura di 2000 anni. Il disegno di Leonardo non solo delinea l’uomo misura di ogni cosa proteso a riassumere in sé le intere forze dell’universo simboleggiate dal cerchio e dal quadrato, ma è una sorta di inconsapevole linea del tempo che racconta il passato, il suo presente, il futuro della nostra civiltà. E narra, più di ogni reperto archeologico confinato in mondi passati, l’assoluta e perenne attualità di Vitruvio e del suo trattato. Per la prima volta, in occasione proprio di questa mostra, sarà possibile ammirare un modello ad altissima definizione del celeberrimo disegno e l’acquisizione tridimensionale del foglio stesso. Il disegno sarà quindi al centro di un percorso virtuale che ne illustrerà innanzitutto la storia, a partire dalla provenienza dalla collezione milanese di Giuseppe Bossi fino alla destinazione nel 1822 alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, considerando la ‘sfortuna critica’ che lo avvolge per cinque secoli fino a raggiungere la fama odierna, che lo assurge a simbolo della cultura occidentale. Definito da Eugenio Garin “un enigma non decifrato, inesauribile come l’enigma delle cose”, lo studio ( mm. 344 x 245, carta bianca) consente ancora oggi di misurare la profondità di una ricerca e la sua risoluzione nell’armonia delle forme, proponendo, ispirandosi ai canoni antropometrici vitruviani, un nuovo canone della figura umana, che diventa un modello, ineguagliato, in cui l’uomo d’ogni epoca riconosce il proprio ideale di bellezza ed armonia. Verrà illustrata la raffigurazione della figura umana all’interno delle figure geometriche perfette prima e dopo Leonardo, dal Medioevo a tutto il Cinquecento. Saranno analizzati gli altri studi di proporzione del corpo umano realizzati dall’artista a Milano intorno al 1490, ai quali appartiene l’Uomo Vitruviano e ne rappresenta la massima espressione. Il corpo umano è inscritto nelle figure geometriche ritenute perfette da Platone, non concentriche ma costruite in relazione tra loro secondo i modi della Sezione Aurea: il cerchio, il cui centro risulta l'ombelico, ed il quadrato, il cui centro cade all'altezza dei genitali; come questi indicano l'origine fisica, così l'ombelico rimanda a quella spirituale. Ed è proprio nell’idea geniale di raffigurare contemporaneamente le due potenzialità geometriche che l’artista realizza una rappresentazione armonica. La duplice postura della figura umana, inoltre, accentua l’andamento oltremodo cinetico dell’immagine, in un gioco di mutazione continua che, unito al concetto umanistico dell’uomo come specchio dell’universo, ne fa un simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, umana e divina, quindi del microcosmo, riflesso del cosmo intero: un valore universale, quindi, che in quanto tale che racchiude in sé un’incancellabile aspirazione al futuro che lo renderà sempre attuale. Non a caso la NASA per il suo programma di esplorazioni spaziali lo ha scelto quale emblema sulla divisa degli astronauti, accentuando quel valore iconico che non abbandonerà più quest’immagine di sconcertante bellezza, classica così nei concetti che contempla come nel linguaggio matematico e nella purezza e continuità del segno che la esplicita, sintesi grafica insuperata dell’armonia dell’uomo nel cosmo. Al quarto anno di vita, dopo la grande mostra dello scorso anno dei disegni di Leonardo (e dell’Uomo Vitruviano) alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il nostro centro studi non poteva non tributare il giusto omaggio a questo piccolo ma infinito e interminabile uomo. E lo fa riproponendo, a cura di Annalisa Perissa Torrini già curatrice di quella mostra, quel percorso in un modo nuovo, avvincente e spettacolare. Cercando di raccontare quel Leonardo impossibile che non si può vedere neanche osservando i suoi disegni. Quel Leonardo le cui meraviglie dei suoi corpi, dei suoi studi sulle proporzioni, dei sui volti emergono nel dettaglio e nella spettacolarità di nuove visioni digitali. Visioni digitali in grado di raccontare, spiegare ma anche di affascinare e attrarre l’attenzione di giovani e adulti su modi nuovi di vedere ed entrare nelle opere d’arte così come solo l’autore poteva fare. Magari andando oltre e interagire con esse. Ed ecco i disegni di Leonardo ad alta definizione, rielaborazioni e modelli tridimensionali dell’Uomo Vitruviano proiettati nello spazio, giochi interattivi per rispecchiare i nostri corpi reali nelle misure dell’uomo perfetto. Ma tutto ciò in un rigoroso percorso scientifico che aiuterà a comprendere la strada che conduce Leonardo, nell’ambito del suo tempo e della sua poliedrica attività di artista e scienziato, al disegno dell’Uomo Vitruviano e alla sua personale e straordinaria interpretazione di quel canone di bellezza che viene da così lontano

Perfecto e virtuale, l'uomo vitruviano di Leonardo / Clini, Paolo. - (2014).

Perfecto e virtuale, l'uomo vitruviano di Leonardo

CLINI, Paolo
2014-01-01

Abstract

L’Uomo Vitruviano di Leonardo, forse il disegno più celebre al mondo, è uno straordinario documento sul canone rinascimentale della bellezza, e su quanto tale canone sia debitore a Vitruvio, che descrive l’uomo perfetto al capo I del Libro III del De Architectura. Poco significherà questa disquisizione sull’armonia per il suo tempo ma straordinaria e decisiva sarà l’influenza che avrà in tutta la nostra civiltà occidentale e nella definizione ed evoluzione dei canoni di bellezza raccontati dall’arte e dall’architettura di 2000 anni. Il disegno di Leonardo non solo delinea l’uomo misura di ogni cosa proteso a riassumere in sé le intere forze dell’universo simboleggiate dal cerchio e dal quadrato, ma è una sorta di inconsapevole linea del tempo che racconta il passato, il suo presente, il futuro della nostra civiltà. E narra, più di ogni reperto archeologico confinato in mondi passati, l’assoluta e perenne attualità di Vitruvio e del suo trattato. Per la prima volta, in occasione proprio di questa mostra, sarà possibile ammirare un modello ad altissima definizione del celeberrimo disegno e l’acquisizione tridimensionale del foglio stesso. Il disegno sarà quindi al centro di un percorso virtuale che ne illustrerà innanzitutto la storia, a partire dalla provenienza dalla collezione milanese di Giuseppe Bossi fino alla destinazione nel 1822 alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, considerando la ‘sfortuna critica’ che lo avvolge per cinque secoli fino a raggiungere la fama odierna, che lo assurge a simbolo della cultura occidentale. Definito da Eugenio Garin “un enigma non decifrato, inesauribile come l’enigma delle cose”, lo studio ( mm. 344 x 245, carta bianca) consente ancora oggi di misurare la profondità di una ricerca e la sua risoluzione nell’armonia delle forme, proponendo, ispirandosi ai canoni antropometrici vitruviani, un nuovo canone della figura umana, che diventa un modello, ineguagliato, in cui l’uomo d’ogni epoca riconosce il proprio ideale di bellezza ed armonia. Verrà illustrata la raffigurazione della figura umana all’interno delle figure geometriche perfette prima e dopo Leonardo, dal Medioevo a tutto il Cinquecento. Saranno analizzati gli altri studi di proporzione del corpo umano realizzati dall’artista a Milano intorno al 1490, ai quali appartiene l’Uomo Vitruviano e ne rappresenta la massima espressione. Il corpo umano è inscritto nelle figure geometriche ritenute perfette da Platone, non concentriche ma costruite in relazione tra loro secondo i modi della Sezione Aurea: il cerchio, il cui centro risulta l'ombelico, ed il quadrato, il cui centro cade all'altezza dei genitali; come questi indicano l'origine fisica, così l'ombelico rimanda a quella spirituale. Ed è proprio nell’idea geniale di raffigurare contemporaneamente le due potenzialità geometriche che l’artista realizza una rappresentazione armonica. La duplice postura della figura umana, inoltre, accentua l’andamento oltremodo cinetico dell’immagine, in un gioco di mutazione continua che, unito al concetto umanistico dell’uomo come specchio dell’universo, ne fa un simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, umana e divina, quindi del microcosmo, riflesso del cosmo intero: un valore universale, quindi, che in quanto tale che racchiude in sé un’incancellabile aspirazione al futuro che lo renderà sempre attuale. Non a caso la NASA per il suo programma di esplorazioni spaziali lo ha scelto quale emblema sulla divisa degli astronauti, accentuando quel valore iconico che non abbandonerà più quest’immagine di sconcertante bellezza, classica così nei concetti che contempla come nel linguaggio matematico e nella purezza e continuità del segno che la esplicita, sintesi grafica insuperata dell’armonia dell’uomo nel cosmo. Al quarto anno di vita, dopo la grande mostra dello scorso anno dei disegni di Leonardo (e dell’Uomo Vitruviano) alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il nostro centro studi non poteva non tributare il giusto omaggio a questo piccolo ma infinito e interminabile uomo. E lo fa riproponendo, a cura di Annalisa Perissa Torrini già curatrice di quella mostra, quel percorso in un modo nuovo, avvincente e spettacolare. Cercando di raccontare quel Leonardo impossibile che non si può vedere neanche osservando i suoi disegni. Quel Leonardo le cui meraviglie dei suoi corpi, dei suoi studi sulle proporzioni, dei sui volti emergono nel dettaglio e nella spettacolarità di nuove visioni digitali. Visioni digitali in grado di raccontare, spiegare ma anche di affascinare e attrarre l’attenzione di giovani e adulti su modi nuovi di vedere ed entrare nelle opere d’arte così come solo l’autore poteva fare. Magari andando oltre e interagire con esse. Ed ecco i disegni di Leonardo ad alta definizione, rielaborazioni e modelli tridimensionali dell’Uomo Vitruviano proiettati nello spazio, giochi interattivi per rispecchiare i nostri corpi reali nelle misure dell’uomo perfetto. Ma tutto ciò in un rigoroso percorso scientifico che aiuterà a comprendere la strada che conduce Leonardo, nell’ambito del suo tempo e della sua poliedrica attività di artista e scienziato, al disegno dell’Uomo Vitruviano e alla sua personale e straordinaria interpretazione di quel canone di bellezza che viene da così lontano
2014
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/196704
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact